sabato 17 maggio 2014

L'ISOLA DI VEG - 7 e 8 Giugno 2014
Un percorso informativo, enogastronomico,
olistico e ludico dedicato al mondo vegan


7 e 8 giugno 2014, a Trevignano Romano, sul lago di Bracciano, torna L'Isola di Veg. Secondo appuntamento per questa Isola itinerante, unica nel suo genere, che con entusiasmo continua ad attraversare il territorio italiano alla ricerca di realtà che si adoperano per ideare, produrre e proporre, in modo etico ed eco-compatibile, un'alimentazione animal free, nuovi progetti e attività, artigianato, filosofia di vita e conoscenza. Due giorni all'aria aperta, all'interno del bellissimo Parco Comunale di Trevignano, a due passi da Roma, per assaggiare sfiziose gustosità vegane, tra le più varie, degustando birra artigianale integrale e ottimi vini bio-veg.  Insieme agli stand di gastronomia e degustazione, molti altri ancora arricchiranno l'Isola, presentando proposte e idee tutte in grado di suggerire opzioni innovative e rispettose per l'ambiente, per gli animali e per l'uomo: cosmetici totalmente cruelty free, piante aromatiche, germogli, gemme, gioielli, artigianato, abbigliamento, associazioni animaliste, culturali e sportive, giocattoli, libri, viaggi e design. Un contesto etico, dunque, dove ogni cosa è stata realizzata con un impatto ambientale ridotto ai minimi termini. Sarà presentato qui, a L'Isola di Veg, l'H.E.P.S., l'innovativo e unico sistema integrato che utilizza l'idrogeno come additivo per ottimizzare la combustione nei motori endotermici. E sempre qui, sabato 7 giugno, alle 22:00, Akashica porterà in scena lo spettacolare "Elemental Evolution, sounds from universe in a experiential performance", rendendo udibili le sonorità ancestrali attraverso la straordinaria eufonia delle note dei gong, delle campane tibetane e di cristallo, dei flauti, dei tamburi sciamanici, sax, percussioni, shruti box e didgeridoo, note arricchite dai canti armonici, dalla danza in omaggio ai dervisci rotanti e dalle strutture aerodinamiche di Isabelle Fordin. Non solo, quindi, una fiera a tema Bio-Veg, ma un evento culturale, in cui non mancheranno conferenze e dibattiti su temi quali: medicina e alimentazione ayurvedica, alimentazione vegetariana, vegana, crudista e fruttariana, nutrizionismo naturale, feng shui e bioarchitettura, pratiche di riabilitazione e fisioterapia, nordic walking, sciamanesimo e yoga. Uno stand molto particolare, poi, operante per tutta la durata della manifestazione, intratterrà i più piccoli con il laboratorio "CreativOrto" e il piccolo concerto "La musica degli elementi", attraverso cui sarà possibile esplorare le sonorità dell'Aria, dell'Acqua, della Terra e del Fuoco. A completare l'Isola, inoltre, un'ampia Area Olistica, curata da Operatori del Benessere altamente qualificati, sarà a disposizione di tutti, gratuitamente, per l'intero corso delle due giornate e previa prenotazione (dal 15 maggio, al 339/5099247). L'Area offrirà sessioni di Kundalini Yoga, Kinesiologia, Shakti Dance, Reiki, Tai Chi Chuan, Meditazione, Massaggio Thai, Massaggio Ayurvedico, Massaggio Sonoro, Bioenergetica, Shiatsu, Riflessologia Plantare e Gong Therapy Meditation, tutte discipline, queste, che sollecitano le risorse naturali dell'organismo, al fine di recuperare e mantenere un ottimale stato psico-fisico. Trevignano Romano, 7 e 8 giugno 2014 (9:00 -- 23:30/10:00 -- 20:00), ingresso gratuito.

Sito Ufficiale:
www.lisoladiveg.it

Video Promo:
http://youtu.be/LukZ5KtmBoE

Pagina Facebook:
 
https://www.facebook.com/lisoladiveg

Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/472260116235003/

Blog:
http://lisoladiveg.blogspot.it/


Location:
Parco Pubblico Comunale
di Trevignano Romano (RM)

Ingressi de L'Isola di Veg:
1) via della Rena, 56
2) via degli Asinelli, 10/A
3) via B. Francesconi, snc

Email:
lisoladiveg@gmail.com


Infoline:
334.9454140 - 339.5099247


SABATO 7 GIUGNO 2014
presso
L'Isola di Veg

Parco Pubblico Comunale di Trevignano Romano (RM)
Ore 22:00
INGRESSO GRATUITO

akashica-logo
AkashicA

in
"ELEMENTAL EVOLUTION"
SOUNDS FROM UNIVERSE IN A EXPERIENTIAL PERFORMANCE


"Dal pensiero, all'esecuzione... abbiamo immaginato di dare vita ad uno Spazio Sacro dove musicisti, operatori olistici del suono, monaci tibetani, artisti di arti visive, si unissero per dare vita ad un evento unico nel suo genere.
Un viaggio con sonorità altre, dove la magia delle primordiali vibrazioni armoniche ci rapisca e ci seduca, cullandoci come le onde risanatrici di un Antico Mantra.
Ognuno dei preziosi strumenti che verranno utilizzati, offrirà agli operatori l’opportunità e il privilegio di condividere, con chi ascolterà, un’esperienza mistica, dove ogni nota vibrerà con l’intento di unirsi alle Divine Frequenze Cosmiche, connettendosi alle coscienze di ognuno di noi e formando così, un’Unica, straordinaria risonanza... tra Noi e l’Universo”.

Akashica – Rinaldo Romani
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PERFORMER

Isabelle Fordin - Istallazione Aerodinamica “Project 8 / Project ∞”
Il Monastero Tibetano - Cerimonia introduttiva con Puja di Pace e Armonia
Angelo Strignano - Gong
Daniela Gruber - Gong e Campane Tibetane
Francesco Di Giuseppe - Campane di Cristallo
Luigi Polsini - Viella, Canto Armonico, Flauti armonici e altro
Luz De Vida - Tamburi Sciamanici
Mario Pompei - Sax
Oscar Bonelli - Polistrumentista
Paola Stella - Danza in omaggio ai Dervisci Rotanti
Rinaldo Romani - Gong, Campane Tibetane e altro
Tupa Ruja (Fabio Gagliardi e Martina Lupi) - Didgeridoo,
Percussioni, Shruti box, Voce, Canto Armonico e altro

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Per approfondimenti su AKASHICA clicca qui

Sito dell'Evento "L'Isola di Veg":
http://www.lisoladiveg.it/

Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/472260116235003/

Video Promo:
http://youtu.be/LukZ5KtmBoE

Location:
Parco Pubblico Comunale
di Trevignano Romano (RM)

Indirizzo:
1) via della Rena, 56
2) via degli Asinelli, 10/A
3) via B. Francesconi, snc

Email:
lisoladiveg@gmail.com

Infoline:
334.9454140 - 339.5099247
 

giovedì 24 aprile 2014

Il boom dei vegani: guida alla filosofia Veg o animal free

di Alessandra Verducci

Fonte: www.laveracronaca.com

In aumento le diete veg. Sempre più persone, in Italia, scelgono di non mangiare animali. E i grandi distributori di generi alimentari se ne sono accorti. Così, sugli scaffali e nei banchi frigo degli ipermercati, è sempre meno insolito trovare prodotti veg, cioè animal free. Latte, hamburger e cotolette di soia, tofu e seitan (estratto dal glutine di grano o di altri cereali) sono quelli più esposti tra le file di scaffali, altri, come il mopur (grano e ceci), i formaggi, gli affettati, il pesce e il vino veg, tanto per elencarne alcuni, sono invece più facilmente reperibili nei negozi specializzati, che vendono e distribuisco soprattutto on-line.

In aumento anche i ristoranti vegetariani e vegani, mentre in quelli ‘onnivori’, non è più tanto inconsueto trovare proposte alimentari specificatamente veg. Diversi, infatti, i ristoranti tradizionali che affiancano ai propri piatti, nei menu, scelte gastronomiche alternative prive di proteine animali, che non sono più semplici piatti di insalata, ma elaborate e gustose pietanze. E poi ci sono i bar che espongono cartelli con suggerimenti gastronomici dolciari privi di derivati animali, accompagnati da schiumosi cappuccini con latte di soia, le pizze al taglio veg, gli aperitivi veg, i parrucchieri veg, i vegan coach, che aiutano ad impostare un’alimentazione vegetariana e vegana a basso impatto ambientale, insomma, l’approccio al veg sta diventando sempre più facile e condiviso.

Differenze tra vegani e vegetariani:

I dati Eurispes confermano questa tendenza, questo cambiamento di rotta in fatto di abitudini alimentari. Il 7,1% della popolazione italiana, nel 2014, ha detto: no animali nel piatto. Vegetariani e vegani sono arrivati a 4,2 milioni, contro i 3 milioni e 720mila del 2013. Tra gli intervistati, i vegetariani, quelli che aboliscono il consumo di carne, compresi pesci e crostacei, ma ammettono l’utilizzo dei derivati animali (latte, uova, formaggi e miele) sono il 6,5%, erano il 4,9% nel 2013, mentre i vegani, quelli che non contemplano nella lista della spesa né i prodotti di origine animali né i derivati, sono l’1,1%, contro lo 0,6% dello scorso anno.

Una crescita notevole, che coinvolge anche il bio (+8,8% contro un -3,7% relativo ai consumi alimentari convenzionali) quel sistema produttivo operante nel rispetto dei cicli della natura e che, quasi sempre, è alla base dei prodotti alimentari delle diete veg, tanto che queste potrebbero meglio definirsi diete Bio-Veg. A proposito di bio, c’è da ricordare che l’Italia è il primo paese europeo per esportazioni di alimenti biologici, che finiscono poi quasi tutti in Germania, la più veg fra le europee, con 7 milioni tra vegetariani e vegani. Il giro d’affari di questo export ha il suo peso, 3 miliardi di euro, ed è superiore a quello relativo la domanda interna, 2.011 milioni di euro, che fa registrare, comunque, un tasso di crescita non indifferente, addirittura più elevato in tempo di crisi economica (+7,8%) rispetto al periodo pre-crisi (+3%).

I consumi alimentari convenzionali sembrano dunque rinnovarsi, propendendo per una scelta di cibi sempre più naturali, controllati, genuini, etici, garantiti e verdi. Il 24,9% degli intervistati, sempre nel corso della raccolta dati Eurispes 2014, sceglie una dieta animal free per motivi salutistici, perché la carne ‘fa male’. A dirlo non sono solo loro, ma anche scienziati come Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, docente universitario ed ex Ministro della Salute. “La carne è dannosa – sostiene il prof. Veronesi - Le proteine animali non servono a niente, servono solo a complicare la vita al nostro fegato e ai nostri reni”.

Dalla salute all’etica: i perché della scelta Veg

Da tenere in conto che i vegetariani vivono in media sette anni in più dei non vegetariani. “La carne non serve a niente – insiste l’oncologo - Semmai, nel nostro metabolismo, rende tutto più complesso". In natura si trovano tutte le proteine possibili e immaginabili, tutte le vitamine e i sali minerali. Lo sa bene il toro, continua a dire il prof. Veronesi: “Animale fortissimo di notevole stazza muscolare che cibandosi di erba ha trovato le proteine necessarie per sostenersi in ottima salute”. Altra motivazione, quella più forte, che incentiva il 31% degli intervistati, tra vegetariani e vegani, a non mangiare la carne, è quella etica, sostenuta dalla sensibilità e dal rispetto nei confronti degli animali. Ultima motivazione, ma non meno importante, bandiera del 9% degli intervistati, è quella riguardante la tutela dell’ambiente. E’ sempre più necessario, per cercare di salvaguardare il futuro, preferire prodotti la cui produzione minimizzi l’impatto delle attività umane sull’ambiente, prodotti che non incoraggino l’uso di sostanze chimiche di sintesi, diserbanti, pesticidi, anticrittogamici e fertilizzanti, i residui dei quali, poi, si ritrovano anche concentrati in ciò che si mangia.

Nella carne, oltre a questi residui, dovuti alle sostanze di cui sopra, usate per garantire la resa delle colture destinate alla produzione dei mangimi, è facile ritrovare anche quelli farmacologici e questo perché gli antibiotici ‘legali’, negli allevamenti intensivi, dove le malattie causate da stress da sovraffollamento e da debolezza congenita, causata questa dalle eccessive manipolazioni genetiche operate per ottenere animali “iperproduttivi” ma facilmente soggetti alle malattie, sono largamente usati per consentire il controllo delle epidemie e, quindi, per scongiurare lo svilupparsi di controproducenti, economicamente parlando, mortalità.

Illeciti e frodi su carni e altri prodotti:

Continuando ad analizzare tutte le possibili ragioni che inducono a scelte alimentari sempre più bio-veg, c’è un’altra variabile da mettere in conto. La forte richiesta di carne sul mercato, non fa che incentivare gli illeciti in materia di allevamenti, produzione e commercializzazione. Macelli clandestini, importazioni di prodotti di dubbia provenienza, uso illegale di sostanze farmacologiche, elisione di controlli, insomma, una bella serie di problemi in ascesa che ricadono tutti sulla salute e sulle tasche di chi compra e, ovviamente, sugli animali. Ma c’è da scrivere che anche altri generi alimentari, soprattutto quelli di prima necessità, non si salvano dagli illeciti. A rischio illegalità sono pure: latte, mozzarella, acqua minerale, farina, burro, frutta, verdura, pane, zucchero e caffè.

In questi tempi di crisi economica, la branca agroalimentare è in controtendenza, invece di affogare, come la maggior parte dei settori economici, emerge quale fonte di guadagno certo, nessuno, infatti, può evitare di spendere soldi per mangiare, tanto che è divenuta un’area d’investimento sicuro e prioritario sia per le corporazioni dell’agroalimentare, multinazionali, holding, sia per la malavita, conosciuta in questo campo come Agromafia.

Agromafie e scarsa qualità dei prodotti low cost:

Valutato 14 miliardi di euro, nel 2013, il volume d’affari complessivo delle Agromafie, con un aumento del 12% rispetto al 2012, a conferma, appunto, della controtendenza di questo settore rispetto al momento recessivo del Paese. E c’è da tenere bene a mente, a dichiararlo è Coldiretti, che il controllo della ‘malavita’ non è solo sulla produzione e distribuzione illegale di generi alimentari, ma anche su quella legale. Su 39.308 controlli effettuati dai Nas, 13.225 casi sono risultati non in conformità.

Le frodi a tavola, in Italia, hanno avuto, negli ultimi anni, un incremento del 248%, con riferimento a bevande e cibi sequestrati perché adulterati, falsificati o contraffatti. Dei 441 milioni di euro sequestrati, la maggior parte riguarda prodotti alimentari, soprattutto la carne, con il 25%; seguono farine, pane, pasta (15%); latte e derivati (9%); vino e alcolici (7%). Un dato significativo e sconcertante è che la frode alimentare, crimine odioso e ingannevole, si perpetra più facilmente ai danni di chi ha meno possibilità di spesa, quindi di scelta, ed è costretto a fare acquisti low cost.

Tendenze bio – veg: cibi etici e sani

Dietro i prodotti a basso costo, infatti, si nascondono spesso ingredienti di dubbia qualità, metodi alternativi di produzione e ricette modificate, che richiedono un minore investimento iniziale. Ecco che allora, alla fine, letti i dati e valutati i possibili inganni, torna a spiegarsi, con ulteriori motivazioni, la significativa tendenza bio-veg degli ultimi tempi, intesa come necessità di cambiare le cose, di tutelarsi e di tutelare, di rispettare le persone, gli animali e l’ambiente, scegliendo cibi etici, sani, leggendo l’etichetta, informandosi su cosa c’è dentro e dietro ciò che si mangia, senza accontentarsi di consumare il prodotto finito e messo nel piatto, scegliendo poi di premiare chi agisce nel giusto, per il bene di tutti e senza nuocere ad alcuno. Molta informazione circa il bio-veg, cos’è, come si sta muovendo, dove sta andando, è facilmente reperibile nel corso di alcuni eventi a tema, fruibili da tutti e poco pubblicizzati dai canali ufficiali.

Uno di questi è L’Isola di Veg, che sarà a Trevignano Romano il 7 e 8 giugno 2014 (www.lisoladiveg.it). L’Isola, quest’anno alla sua seconda edizione, oltre ai tanti stand, ricchi di gastronomia, degustazioni e artigianato, propone varie conferenze e dibatti, tenuti da specialisti, soprattutto sulla nutrizione, alimentazione e qualità dei cibi. E’ un evento gratuito, un momento di conoscenza e ricreazione, dove non mancano suggerimenti e novità, eco-compatibili, che potrebbero di certo aiutarci a gestire il nostro oggi con più equilibrio, per cercare di rendere migliore e possibile il domani.

domenica 16 marzo 2014

Vegetariani e Vegani sono 4,2 milioni in Italia: i dati Eurispes 2014


Vegetariani e vegani in aumento: in Italia sono il 7,1% della popolazione


Un punto percentuale in un anno. Crescono ancora vegetariani e vegani in Italia. Un piccolo popolo che, secondo il rapporto Eurispes 2014, comprende il 7,1% della popolazione: circa 4,2 milioni di persone, contro 3 milioni e 720mila del 2013. Nel dettaglio, spiega Eurispes, il 6,5% degli intervistati si è dichiarato vegetariano (erano il 4,9%), lo 0,6% vegano (contro l’1,1%).

Per quanto riguarda le motivazioni si va dalla sensibilità animalista e ambientale all’attenzione alla salute. Quasi un terzo (31%) dei vegetariani e vegani ha scelto questo tipo di alimentazione, dice l’Eurispes, per rispetto nei confronti degli animali, un quarto (24%) perché fa bene alla salute. Un altro 9% afferma di farlo per tutelare l’ambiente. Conferme e sorprese sui temi etici legati alla scelta alimentare non violenta di vegani e vegetariani. In primis sul tema della vivisezione: l’81,6% degli italiani è contrario alla sperimentazione animale mentre i favorevoli sono solo il 16%. Anche per quanto riguarda la caccia il numero di contrari raggiunge il 74,3%, rispetto a quanti invece si dichiarano favorevoli (meno di un italiano su 4, il 24,4%, anche se in aumento dalla precedente rilevazione del 4,5%). Secondo la rilevazione statistica crescono anche le persone attente alle scelte cruelty free non solo nell’alimentazione ma anche nella moda e nell’abbigliamento. Così l’85,5% è compatto nel dichiararsi contrario all’utilizzo di animali per la produzione di pellicce; solo il 12,9% è a favore.

Più complessa e diversificata la presa di posizione riguardo allo sfruttamento animale per circhi e parchi acquatici. Un terzo (33,3%) degli italiani è favorevole all’utilizzo degli animali negli spettacoli, ma la maggior parte, il 65%, è contrario. Appena più della metà del campione è favorevole all’esistenza degli zoo (56,2%, contro il 42,2% dei contrari) e dei delfinari (54,5% vs 43,8).

Infine, la maggioranza degli italiani (51,9%, contro il 43,9% dei contrari) si dice favorevole ad una recente proposta di legge – lanciata dalla deputata di Fi Michela Vittoria Brambilla – che intende equiparare gli equidi (non solo cavalli ma anche asini, muli e bardotti) agli animali da affezione e impedirne in questo modo la macellazione.

La scelta veg in crescita non è solo una tendenza nostrana. Si stima che nel mondo vegani e vegetariani siano circa un miliardo. In India, la patria del vegetarianesimo anche per motivi religiosi,circa il 30% della popolazione è vegano o vegetariano. In Europa è la Germania il Paese più veg (7 milioni di persone). In Gran Bretagna lo è circa il 5% e, secondo i dati della British Vegetarian Society, sono almeno 2mila le persone che ogni settimana scelgono di diventare vegetariani.

Fonte: Corriere della Sera

mercoledì 29 gennaio 2014

Il Veganismo aumenta la speranza di vita 
agendo a livello genetico (i Telomeri)
 
 

Fonte originaria inglese (PCRM - Physicians Committee for Responsible Medicine - Comitato di Medici per una Medicina Responsabile) e fonti italiane: (clicca qui )

Autori
Ornish D, Lin J, Chan JM, et al.

Effetto dei cambiamenti completi dello stile di vita sulle attività della telomerasi e la lunghezza dei telomeri negli uomini con biopsia cancro alla prostata a basso rischio: 5 anni di follow-up, di uno studio pilota descrittivo.

Pubblicato da Lancet Oncol.
17 September 2013. DOI: 10.1016/S1470-2045(13)70366-8.

E’ dimostrato per la prima volta il potere di un regime alimentare corretto addirittura sul Dna umano. Lo studio (su pazienti con cancro alla prostata), condotto dalla Preventive Medicine Research Institute e la University of California (San Francisco) sotto la guida del famoso nutrizionista americano Dean Ornish ha scoperto che una dieta vegetariana (vegan) non solo può aiutare a curare alcune malattie ma blocca gli effetti dell'invecchiamento cellulare, agendo nell'organismo a livello genetico, avviando un processo di ringiovanimento delle cellule e allungando la speranza di vita.

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I soggetti che hanno partecipato allo studio hanno adottato il seguente stile di vita:
– Hanno seguito una dieta a base di vegetali, frutta, verdura e cereali integrali.
– Hanno svolto un moderato esercizio aerobico per 30 minuti al giorno, sei giorni alla settimana.
– Hanno preso parte ad attività di gestione dello stress come lo stretching e la meditazione yoga.
– Hanno frequentato sessioni settimanali di sostegno sociale in gruppo.

Dopo cinque anni di questa terapia è stato misurato un incremento della lunghezza dei telomeri (*) pari a ben il dieci per cento, mentre in coloro che non avevano adottato cambiamenti al proprio stile di vita i telomeri si erano accorciati del tre per cento. Altro fatto straordinario è che non è mai troppo tardi per effettuare un cambiamento. L’inversione di tendenza è possibile ad ogni età con effetti soddisfacenti.

(*)I telomeri sono un marker di salute e longevità. Sono la parte finale dei filamenti cromosomici e la loro lunghezza è stata appunto legata alla longevità: hanno lo scopo di proteggere le parti terminali dei cromosomi strettamente connessi ai processi di invecchiamento. A telomeri più corti sono associate le cardiopatie, il cancro del colon, ictus, demenza e morte prematura.

“Sappiamo da studi precedenti che seguendo una dieta inadeguata, fumando sigarette, essendo sotto stress emotivo cronico o affetti da solitudine o depressione, si verifica sicuramente un accorciamento dei telomeri. Ma questo studio è il primo che ha dimostrato che i telomeri possono essere anche allungati adottando uno stile di vita sano”: questo quanto dichiarato dal ricercatore Dr. Ornish, autore della ricerca e fondatore e presidente dell’Istituto di ricerca medica preventiva, professore di medicina presso l’Università di California, San Francisco, e redattore medico presso HuffPost.

"E' il primo studio ad evidenziare che un intervento sullo stile di vita può bloccare l'invecchiamento cellulare - ha detto Ornish - e sono convinto che questi risultati non siano confinati a pazienti con il cancro della prostata". E questa era la notizia relativa allo studio.

Che i telomeri abbiano un legame con l'invecchiamento delle cellule e dell'organismo intero è effettivamente noto da tempo. Possiamo aggiungere quanto riportato il 17-05-2011 dalla rivista www.zeusnews.com

Una azienda britannica (Life Length) ha messo in vendita un test che mira a quantificare, basandosi sulla lunghezza dei telomeri, le parti terminali dei cromosomi, l'età "biologica" di una persona, che poi si può confrontare con quella "cronologica".

Il test è stato sviluppato da Maria Blasco, del Centro Nazionale di Ricerche sul Cancro di Madrid (non si tratta quindi di un prodotto per televendite), e consiste in un'analisi del sangue che prende in considerazione la lunghezza dei telomeri. «Sappiamo che le persone nate con telomeri più corti del normale hanno una durata della vita più breve» spiega Maria Blasco.

Il test, che costerà €. 500, potrà predire con una certa approssimazione la "velocità di invecchiamento" di chi vi si sottopone, non certo indicare una data di morte precisa.

Si può immaginare, per esempio, una compagnia di assicurazioni che si rifiuti di concedere una polizza sulla vita a chi non voglia sottoporsi al test!!!